SUPPORTO

Dimagrire con la testa

Spesso è proprio a causa di diete eccessivamente restrittive, mal gestite o “fai da te” che non si ottengono i risultati sperati. Inoltre non sempre si prende peso o non si riesce a perderlo ( o a prenderlo) a causa del tipo di alimentazione.

Molti dei pazienti che si rivolgono a me per un supporto si trovano in una fase di stallo in cui non riescono a raggiungere lo stato di benessere che desiderano, anche a fronte di un regime alimentare corretto.

Cosa succede in questi casi?

L’autostima subisce un duro colpo, si viene assaliti dai sensi di colpa, si innescano circoli viziosi dai quali sembra difficile uscire.

In realtà, nella mia esperienza, una buona percentuale di pazienti con problemi relativi alla gestione del peso corporeo presenta difficoltà relative alla gestione delle proprie emozioni, fattori traumatici o un accumulo di stress. Tutti individuano nel cibo una risposta.

La valenza psicologica del cibo è troppo spesso sottovalutata… Oltre al suo valore sociale e conviviale, comunemente condiviso, il cibo ha un significato unico per ognuno; mangiare (tanto o poco) è in parte un comportamento che si apprende e in parte una modalità unica di relazionarsi al cibo.

CAMBIA PUNTO DI VISTA

L’approccio psicologico nella gestione del peso corporeo permette di cambiare punto di vista, spostando l’ago della bilancia dalle rinunce alla capacità di ascoltarsi, di riconoscere i propri bisogni. Dalla dieta alla scelta del proprio benessere. Attraverso una fase di psicoeducazione, fino a riconoscere il proprio “stile” alimentare e le connessioni con il mondo emotivo, sociale della persona, sostenendo la motivazione al cambiamento e la ricerca di nuovi modalità di vivere l’esperienza cibo.