CORPO E MENTE

Stress è una delle parole più frequentemente utilizzate e che più frequentemente i miei pazienti usano per dare una descrizione “veloce” del motivo che li porta in studio.

Stress a lavoro, stress in famiglia, nel traffico, al supermercato… Stress! Stress! Stress!

Non dobbiamo stupirci perchè lo stress è effettivamente qualcosa a cui siamo sempre sottoposti e che influenza i nostro stato di salute ma che non ha solo risvolti negativi come generalmente siamo indotti a pensare.

COS'E' LO STRESS?

Prima informazione: lo stress non è per forza negativo, anche se nel linguaggio comune la parola viene usata maggiormente per descrivere una condizione di forte pressione non tollerabile, e quindi, con un’accezione negativa.

In realtà lo stress è un fenomeno soggettivo che consiste in una attivazione fisiologica e psicologica; una risposta importantissima per la sopravvivenza. infatti, proprio per la sua capacità di attivare l’individuo può essere positivo (eustress) e permettere un migliore adattamento.

Definire lo stress come un fenomeno soggettivo ci permette capire perchè gli stessi eventi hanno un impatto diverso su persone differenti: gli eventi infatti non nascono tutti stressanti, e sicuramente non lo sono tutti ( o per tutti) allo stesso modo, in qualche misura noi li classifichiamo come tali attraverso i dati derivanti dalla nostra esperienza. Il modo soggettivo di interpretare gli eventi è ciò che conferisce loro un’etichetta qualitativa (stressante vs non stressante) e determina come reagiamo ad essi.

In genarale chi è convinto di aver un maggior controllo sulla situazione o sulla propria vita fronteggia meglio lo stress.

QUANDO LO STRESS DIVENTA ``PERICOLOSO``? Lo stress cronico

Oggi è più facile essere “colpiti” da molteplici stimoli e che tali stimolaizoni si protraggano nel tempo e siano magari enfatizzate da aspettative e schemi interni, cioè dai significati ulteriori che noi attribuiamo agli eventi e a come li fronteggeremIiamo. In questo caso si parla di stress cronico, ossia di uno stimolo persistente nel tempo che può avere effetti su diverse sfere di vita e costituisce un ostacolo al perseguimento degli obiettivi personali.
Lo stress cronico è connesso a diversi disturbi psicologici: disturbo da stress post-traumatico, disturbo acuto da stress, disturbi psicosomatici, depressione, disturbo bipolare, disturbi d’ansia, disturbi della sfera sessuale e disturbi dell’alimentazione. Lo stress cronico provoca un aumento dell’attività del sistema ormonale che regola la secrezione dei corticosteroidi (come il cortisolo) e catecolamine (adrenalina, noradrenalina), questi hanno un’azione catabolica, che porta ad aumentano della glicemia; da questo punto di vista lo stress (favorendo il processo di scissione della massa grassa da quella magra) è un amico nella perdita di peso ( anche se non è proprio un sano ed equilibrato calo ponderale).

COME INFLUISCE LO STRESS SULL'AUMENTO DI PESO?

Sono certa, alla luce di quanto detto che vi starete chiedendo come mai alla maggior parte di noi succede in momenti di stress di non riuscire a perdere peso o addirittura di ingrassare?

Ciò che determina il blocco nel calo ponderale o l’aumento dello stesso è la nostra risposta alle situazioni stressanti.

Da un punto di vista fisiologico la condizione di stress rallenta il metabolismo, ciò perchè è come se il nostro corpo risparmiasse energia per prepararsi a rispondere allo stato di emergenza che lo stress determina.

Da un punto di vista psicologico, ancora una volta, è il nostro comportamento alimentare, unito alla nostra capacità di gestire emozioni poco gradevoli e a quella di ascoltare il nostro corpo, a fare la differenza.

Lo stress diventa infatti nemico della nostra linea se associato a un’alimentazione scorretta, caratterizzata da cibi con alto tasso glicemico e ipercalorici. Ciò che determina l’assunzione di questi cibi è l’idea (illusoria) che possano placare l’ansia connessa alla riposta da stress.

COME GESTIRE LO STRESS E LA BILANCIA

Ma veniamo a qualche semplice consiglio su come gestire lo stress e… la bilancia

  1. Stare nel qui ed ora: molto spesso lo stress viene percepito rispetto a scenari futuri e/o imminenti, ma non ancora accaduti. Questa reazione anticipata determina la comparsa di vari sintomi, in primis dell’ansia. Imparare a stare con il propio pensiero nell’esatto momento che si sta vivendo è una buona tecnica pe ridurre questo tipo di stress.

  2. Accettare: se a stressarti è qualcosa che è successo o sta per succedere a breve un aiuto può venire dall’ accettare l’evento stressante e le sue conseguenze. Ciò significa spostare il pensiero da ciò che è accaduto a quelli che sono i benefeci o le conseguenze dell’evento stressante e agire di conseguenza.

  3. Fermarsi: il tuo capo ti ha appena richiamato ingiustamente e il primo istinto è prendere quel dolcetto che conservi nel cassetto e al quale hai resistito per tanto tempo: fermati. Chiediti cosa cambierà mangiandolo, chiediti come ti sentirai dopo averlo mangiato, chiediti se è ciò che davvero ti serve in quel momento.

  4. Andare: il modo migliore per liberare il nostro organismo dallo stress è muoversi. E’ un periodo faticoso? Ti senti sottopressione? Ritagliati del tempo per fare una passeggiata, una corsa, un allenamento in palestra.

  5. Rafforzarsi: come già detto più ci sentiamo efficaci nella gestione degli eventi e della nostra vita in generale, maggiore sarà la nostra capacità di fronteggiare lo stress. Tuttavia può accadere che molti eventi stressanti si susseguano indebolendo la nostra capacità naturale di farvi fronte e la nostra autostima. In questi casi è bene parlare con uno specialista che possa offrire il supporto necessario a ritrovare il giusto equilibrio e a rinforzare la vostra autostima.

    Prova a usare questi cinque passi e fammi sapere come è andata.

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